Cos’è l “Acceptance and Commitment Therapy” (ACT), in italiano “Terapia legata all’accettazione e all’impegno”?

Sedia

L’Acceptance and Commitment Therapy è una psicoterapia di terza generazione che propone un fondamentale cambiamento di prospettiva: uno spostamento nel modo in cui viene considerata la propria esperienza personale.

Immaginiamo una sedia che ha quattro gambe, ma nel momento in cui una persona si siede su di essa, una delle gambe cede. Descriveresti questa sedia come “rotta”, “difettosa”, “danneggiata”? Molte persone sostengono che sia rotta, difettosa o danneggiata. Il problema è che queste risposte non tengono conto del ruolo del contesto.

Invito il lettore a provare a pensare in modo alternativo: pensiamo almeno tre contesti nei quali potremmo dire che questa sedia funziona molto efficacemente per i nostri propositi. …Fare uno scherzo… Fare una nostra di arte… Mostrare difetti di progettazione in corso di arredamento… Sviluppare l’equilibrio, la coordinazione ovvero cercare di sedersi senza cadere. In tutti questi contesti, questa sedia funziona molto bene per i nostri scopi. Ma se continuiamo a vedere solo la sedia come rotta o difettosa, automaticamente saremmo tentati a ripararla o rimuoverla.

Questo equivale a dire che quando in psicoterapia siamo con un paziente che ci dice che si sente “patologico”, “anormale” o “malato” e che ha alcuni aspetti di sé “deficitari” come la fiducia in sé o ancora pensieri e emozioni negative che vanno allontanate o rimosse (es. non voglio più provare ansia), la persona sarà tentata a sbarazzarsi di questi pensieri, allontanandoli da sé, evitando di provare certe emozioni o a rimuovere aspetti che sono alla base della sofferenza. I pazienti vengono in terapia con un “problema” di base, combattono con un contenuto mentale perdendo di vista loro stessi.

In realtà, nessun pensiero e nessuna emozione o aspetto di sé, è problematico o disfunzionale.

Se però gli diamo un’etichetta negativa questo condizionerà la vita del paziente, inducendolo a vivere una vita di sofferenza.

Lottare con i nostri stessi pensieri o sensazioni porterà a conseguenze disastrose.

Cambiare il modo in cui ci rapportiamo ai pensieri o alle emozioni, semplicemente accettandoli; in una ottica mindful, riconosciamo i nostri pensieri come tali.

Con la mindfulness i pensieri e le emozioni non sono più un ostacolo alla vita, ma NORMALI ESPERIENZE UMANE CHE SONO PARTE NATURALE DI UNA VITA PIENA DI SIGNIFICATO.

(da “FARE ACT” di Harris)