Meditazione del mare. Pratica del gruppo di Mindfulness di giovedì 7aprile 2016

IMG_8447.jpg copiaMEDITAZIONE DEL MARE

Prendiamo posizione per la meditazione con la schiena dritta e non rigida, sediamo comodamente, con uno slancio verso l’alto mentre lasciamo andare l’addome.

Sediamo vigili, sveglie e piene di dignità.

 

Riportiamo alla mente l’intenzione di essere presenti e consapevoli di tutto ciò che accade, mentre accade, qualsiasi cosa accada.

Poi ricordiamo la nostra motivazione che è quella di coltivare il benessere, lo stare bene, per la nostra vita e per la vita di tutti gli esseri.

 

Prendiamo ora contatto con il momento presente portando tutta la nostra attenzione al respiro. Permettiamo alla mente di riposare seguendo il ritmo naturale del respiro.

Ognuno e ognuna ha il proprio ritmo del respiro. Permettiamoci di trovare il nostro ritmo.

Stiamo semplicemente in contatto, con piena e delicata attenzione, con il respiro.

Quando la mente si distrae, cosa che fa normalmente, va bene: semplicemente e gentilmente riportiamo la mente al respiro.

Seguiamo il respiro così com’è.

Siamo qui ora, in questo spazio e respiriamo.

 

Adesso espandiamo la nostra attenzione a tutto il corpo.

Cominciamo chiedendoci: “Come sto in questo momento dentro di me?”.

Sentiamo il corpo, prestiamo una generosa e delicata attenzione alle sensazioni che si manifestano nel corpo momento per momento,  permettiamo semplicemente alle sensazioni di raggiungerci.

Riposiamo ora con le sensazioni del corpo così come sono.

Quando la mente si distrae, con gentilezza, riportiamo l’attenzione al corpo.

 

Ora iniziamo la parte immaginativa della pratica.

Immaginiamo di essere stabili e radicate come rocce.

Immaginiamo di trovarci di fronte al mare.

C’è il sole.

Una brezza leggera e tiepida accarezza il corpo e il viso.

Ci sentiamo completamente calme e al sicuro.

Stiamo osservando il mare da un luogo protetto, sicuro, al riparo dalle intemperie, al riparo dalle onde.

Le onde, che vediamo davanti ai nostri occhi, sono alte, irregolari, si scontrano continuamente l’una con l’altra e contro la scogliera.

Si vedono getti altissimi di schiuma bianca illuminati dal riflesso del sole.

Il mare davanti a noi ribolle con tutti i suoi bellissimi colori, dal blu all’azzurro, dal turchese al celeste pastello.

Noi siamo stabili e al sicuro.

E osserviamo dalla giusta distanza un meraviglioso e pericoloso mare in tempesta.

Un mare in tempesta che, nelle sue profondità, è completamente calmo e imperturbabile.

 

La nostra mente è come l’oceano.

La superficie della nostra mente può essere del tutto piatta o appena increspata oppure agitata o molto agitata con onde implacabili e irruente come possono essere i pensieri, i progetti, le anticipazioni, le preoccupazioni, i desideri.

Ma, nel profondo, la nostra mente ha una natura calma e imperturbabile come le profondità del mare.

Possiamo osservare senza giudicare la nostra superficie sempre mobile, sempre in continuo cambiamento come le onde del mare.

Possiamo osservare in modo equanime posizionandoci in un luogo sicuro, protetto e accogliente.

Quel luogo è la nostra consapevolezza.

Se ci facciamo trascinare dalle onde vuole dire che ci stiamo identificando con le onde stesse, con i pensieri, emozioni, sensazioni, ci stiamo fondendo con esse, non stiamo più osservando in modo equanime.

 

Se osserviamo dalla giusta distanza, come da un luogo sicuro e accogliente di fronte al mare, se osserviamo le onde con gentilezza, con calma, con equanimità, riposando nella nostra consapevolezza, potremo osservare lo spettacolo meraviglioso del mare in continuo movimento che è la nostra mente.