Le testimonianze del nostro centro

Dopo questo corso mi sono più simpatica!
Rita
Partecipare al Corso di Mindfulness ha inciso profondamente sul mio modo di vedere e fare le cose, nel senso che ho sviluppato una nuova prospettiva di fare, pensare, relazionarmi con il mondo. L’investimento in termini di tempo è stato notevole, ma il risultato mi ha ricompensato, anche alla luce delle basse aspettative iniziali, posso affermare che sono molto soddisfatta di questa esperienza.
Veronica
Questo corso di Mindfulness l’ho trovato basilare perché ho imparato l’arte dell’essere neutra. E’ vero che qualche volta non mi riesce, ma il riuscirci è sempre più possibile. Volevo e speravo nel miracolo e poi ho capito che il miracolo siamo noi!
Francesca
Ho capito una cosa molto banale, ma illuminante: se riesco ogni tanto a fermarmi, a staccare, a lasciar andare, non finisce il mondo!
Massimo
Io sono uno sportivo, praticando ormai da quasi un decennio il podismo a livello agonistico. Una strategia molto utile per superare le difficoltà è stata pensare alle pratiche di Mindfulness come ad un allenamento e come tale non deve piacere: va semplicemente fatto con costanza ed i risultati non possono non arrivare. Just do it!
Lorenzo
Da questo corso ho ricavato un supporto ulteriore ed alternativo a cui poter ricorrere. Un nuovo modo, dinamico e non limitato per affrontare disagi Con le pratiche si possono allenare i diversi tipi di attenzione; di conseguenza ho potuto allenare la pazienza, la perseveranza, la fermezza. Ho sperimentato in varie occasioni la sensazione di non avere una sola alternativa in momenti di difficoltà, quindi a farmi trasportare meno dalle situazioni. Ho incominciato gradualmente ad essere meno in balia dei miei stati interiori e fisici e degli eventi esterni, a sentirli e ad osservarli, anche da una certa distanza a volte, invece di subirli rassegnandomi, talvolta anche inconsapevolmente, alla forza della loro presa su di me se non ad essere proprio inconsapevole della loro presenza, a coltivare la calma a spese di automatismi come l’impulsività e la reattività spesso controproducenti, ad ascoltare meglio e osservare con più attenzione prima di permettere alle azioni automatiche di condizionare i miei stati e viceversa. In questo modo posso scegliere di più, per quanto possibile, se e su cosa focalizzare l’attenzione. Posso rispondere a quelle vocine mentali che mi dicono di non fare quella certa cosa (una di quelle più sane per me) o che mi dicono che sbaglierò qualcosa da un momento all’altro mentre la sto facendo, ché siccome io sono sempre in difetto, non posso agire neanche minimamente in certi casi. La mia capacità di selezionare e di scegliere sta migliorando nei tempi e nei modi in situazioni concrete.
Pamela
La politica dei piccoli passi mi ha aiutato a trasformare le cose da durissime a soft.
Antonella
Quando mi sono iscritto al corso speravo di poter migliorare il mio rapporto con le persone e con la vita quotidiana, in particolare con il mio lavoro, ma ero piuttosto scettico e non ne facevo mistero. Tuttavia, passo dopo passo ho imparato a conoscermi meglio e ciò si è rivelato talvolta pesante e doloroso, ma altre volte stupendo. Concludendo, ho capito che sono io che devo cambiare atteggiamento, che sono io che posso modificare le cose quando queste non vanno bene, cambiando il mio modo di approcciarmi al mondo.
Alessandro
Durante questa esperienza articolata in sessioni di gruppo ho avuto modo di diventare consapevole di molti miei atteggiamenti che mi fanno soffrire; soprattutto ho capito che in molte situazioni ripeto sempre gli stessi schemi e sto cercando di imparare a lasciar andare ciò che mi accade, invece di restarvi aggrappata. La pratica in comune e la condivisione con gli altri mi ha aiutato a ritrovare energie per ripartire in molte situazioni. Infine sto progressivamente diventando più gentile con me stessa e questo mi fa stare bene.
Maria Laura
Vedi Marco, la tua amica depressione si manifesta spesso in un ordine che già conosciamo. Non ci siamo mai resi conto di quanti messaggi intermedi il nostro corpo e la nostra mente ci mandano in continuazione e ci siamo sempre chiesti: “ma perché mi deprimo così se ieri non avevo nulla?” Beh, adesso sai cosa possiamo fare: un passo alla volta, insieme, scindere il pensiero, la catena dei pensieri nei suoi anelli costituenti che altro non sono che fenomeni, riconoscere l’emozione e percepire le sensazioni fisiche, il tutto respirandoci con consapevolezza. Quando puoi rallenta la tua andatura e ricordati che non sei i tuoi pensieri, ricordati che sei il ragazzo vicino al fiume, che vede l’acqua scorrere e cerca di non bagnarsi, ma anche se non ci riesci ora, lo sai che non succede niente di male, ogni volta che ti rendi conto di essere stato trascinato via dai pensieri ti puoi dire: “ok, va tutto bene, è assolutamente normale; ho fatto soltanto una giratina!” E magari puoi chiedere al pensiero con gentilezza: “chi sei? Cosa mi vuoi suggerire con la tua presenza costante?” Ricordati che non devi fare nulla per allontanare i tuoi sintomi negativi, ma se li tratti con amorevole gentilezza e curiosità, essi se ne andranno così come sono venuti.”
Marco (da una lettera a se stesso)

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