Ispirazione
Che cos'è l'ispirazione. L'ispirazione non è privilegio esclusivo di poeti o artisti in generale. C'è, c'è stata e sempre ci sarà una serie di persone che riceve la sua visita.…
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Modificare la nostra configurazione di base Cosa si svela quando non stiamo facendo niente di niente? Cerchiamo di verificare, così come ognuno di noi può, cosa succede in quei particolari…
Da antichi testi: frammenti e spunti di riflessione per la pratica "Così come la madre difende il suo unico figlio, a costo della vita, allo stesso modo, nei riguardi di…
Un'antica leggenda degli indiani d'America Nei tempi antichi, il Creatore volle nascondere una cosa agli uomini fino a che non fossero stati pronti per vederla. Così radunò tutte le altre creature…
Buddha e il lago Una volta il Buddha stava camminando da una città ad un’altra con alcuni dei suoi discepoli. Mentre stavano viaggiando, raggiunsero un lago. Si fermarono lì e…
LA Pazienza Alcuni atteggiamenti o qualità mentali assecondano la pratica meditativa e forniscono un terreno fertile in cui possono germogliare i semi della consapevolezza. Coltivando di proposito queste qualità dissodiamo…
Lettura del gruppo di Mindfulness di giovedì 04 settembre 2014
Non si può controllare la vita.
Cercate di contenere un fulmine
che dentro di sé racchiude una tempesta.
Arginate una corrente
e creerete un nuovo canale.
Resistete
e la marea vi trascinerà via.
Accogliete
e la grazia vi porterà a mète più grandi.
L’unica sicurezza sta nel fare entrare tutto…
La parte selvaggia, la parte debole;
paura, fantasia, fallimenti e successi.
Quando la perdita scardina la porta del cuore
o la tristezza e il dispiacere velano la nostra visione,
la pratica diventa semplicemente stare con la verità.
Grazie alla scelta di lasciar andare il modo di essere conosciuto,
il mondo si rivela ai nostri nuovi occhi.
Il progetto sviluppato per gli studi professionali del Centro Olos è un tributo che lo studio mimesi62 ha voluto rendere alle avanguardie artistiche dei primi anni del ‘900 ed in particolar modo alla corrente espressionista, affascinante fase creativa di messa in discussione della realtà ed ancora oggi valida espressione di un contemporaneo dinamismo architettonico.
La citazione è chiara ed esplicita, direttamente ispirata alla fantastica scenografia visionaria del film muto, espressionista per eccellenza, “Il gabinetto del Dottor Galigari” di Robert Wiene, proiettato per la prima volta nel 1920.
La sclerosi multipla (SM) è una malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale, a causa sconosciuta e patogenesi autoimmune, che ha un decorso cronico e comporta nel tempo gradi variabili di disabilità neurologica.
Colpendo in maggior misura giovani adulti tra i 20 e i 40 anni, soprattutto donne in età riproduttiva, impegnate nella costruzione di una vita lavorativa e relazionale. La gravidanza non è associata con esiti negativi sul decorso della malattia né a conseguenze negative per il nascituro. Gli studi disponibili trovano una forte riduzione del rischio di ricadute nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza e, invece, un aumento del rischio nel primo trimestre dopo il parto. Anche se mancano studi prospettici a lungo termine, l’impatto sul decorso della disabilità sembra neutrale (1). Un recente studio multicentrico italiano, volto a valutare la sicurezza dei farmaci immunomodulanti nella gravidanza, ha consentito di concludere che l’esposizione a questi farmaci non aumenta significativamente il rischio di abortività spontanea, sia rispetto alle pazienti con SM non esposte ai farmaci, sia rispetto alla popolazione generale Italiana, sulla base dei dati ISTAT (Istituto di Statistica). In particolare, il tasso di abortività nelle pazienti esposte all’interferone è risultato pari all’8% rispetto al tasso del 6% nelle pazienti non esposte, e a un tasso atteso nel nostro campione, in base ai dati ISTAT, compreso tra 4.5 e 18%. Non esiste inoltre un rischio malformativo per il nascituro, dato confermato in un follow-up dei bambini della durata di 2 anni, in cui si sono analizzate le anomalie di sviluppo che possono manifestarsi più tardivamente (2).
PERCHE’ SI GRIDA Voi sapete perchè si grida? Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?" "Gridano perché…